Poco distante da Ada Home si trova Villa Ada, uno dei polmoni verdi della Capitale con i suoi ingressi in via Salaria e in via Panama. Sebbene gli interventi maggiori siano stati voluti dalla famiglia Savoia, l’assetto attuale della villa è il risultato delle sistemazioni realizzate nel Settecento, quando la medesima era adibita non solo ad uso agricolo, ma anche a luogo di svago e di rappresentanza. Villa Ada è un luogo ideale per fare un pic-nic con gli amici in una giornata di sole, passeggiare in solitaria, fare jogging o allenarsi nell’area attrezzata per lo sport. L’accesso di via Panama, poi, offre l’occasione di visitare la parte più selvaggia della villa, da cui si diparte una zona boschiva caratterizzata da estese macchie di pini, lecci, allori e castagni e popolata da scoiattoli, ricci, conigli selvatici e ampie comunità di uccelli che hanno trovato in questo parco il loro habitat.
A pochi passi da Ada Home si trova anche Villa Borghese con i suoi famosi Giardini, le suggestive fontane e i peculiari monumenti. Il parco vanta ben nove ingressi, dei quali i più frequentati sono: quello di Porta Pinciana, quello della scalinata di Trinità dei Monti, quello della scalinata del Pincio, che si affaccia su Piazza del Popolo, e, infine, l’ingresso monumentale di Piazzale Flaminio con i propilei neoclassici. La Villa è dotata di strutture destinate al tempo libero e alla diffusione culturale. Interessanti edifici sono, ad esempio, il Museo Pietro Canonica, ossia la casa-museo dello scultore Pietro Canonica; la Casina di Raffaello, che mette a disposizione tanti laboratori ludico-educativi per bambini e ragazzi; la Casa del Cinema, conosciuta anche come Casina delle Rose, un istituto culturale interamente dedicato alla settima arte; l’illustre giardino zoologico, recentemente convertito in Bioparco; la storica l’Aranciera della villa, ora sede del Museo Carlo Bilotti, che ospita numerose opere d’arte contemporanea. In prossimità di Piazza di Siena si trova, poi, il Silvano Toti Globe Theater, un ampio padiglione teatrale a pianta circolare approntato su modello dei teatri elisabettiani, che ogni estate mette in scena le più belle opere di Shakespeare. All’interno del museo Galleria Borghese è custodita, invece, una collezione di opere d’arte tra le più belle d’Europa che annovera al suo interno mosaici antichi, bassorilievi, sculture e dipinti databili dal XV al XVIII secolo. La collezione, a cui diede il via il cardinale Scipione Caffarelli Borghese all’inizio del XVII secolo, conserva capolavori di Antonello da Messina, Giovanni Bellini, Raffaello Sanzio, Tiziano, Correggio, Caravaggio e celeberrime sculture di Gian Lorenzo Bernini e di Antonio Canova.
Sempre nei pressi di Ada Home, situato precisamente tra la via Salaria e la via Nomentana si trova il Quartiere Coppedè, composto da diciotto palazzi e ventisette tra palazzine ed edifici. Il suddetto quartiere è diventato celebre per il suo stile architettonico eclettico in cui si fondono perfettamente lo stile Liberty e l’Art déco, con rimandi all’arte greca, gotica, barocca e medievale. L’ingresso del quartiere è delimitato da un arco che congiunge i palazzi degli Ambasciatori e da cui pende un grande lampadario in ferro battuto. L’arco fu progettato da Gino Coppedè, il poliedrico architetto da cui prende il nome la zona. La Fontana delle Rane, costruita nel 1924 e posta al centro di piazza Mincio, è così chiamata per via delle numerose rane di pietra che ne fanno da ornamento. L’installazione è nota anche per il bagno che si dice vi avrebbero fatto i Beatles dopo un loro concerto tenutosi nel 1965 al Piper, famosa discoteca romana nelle immediate vicinanze del quartiere. Tra gli edifici, i più rilevanti sono: la Palazzina del Ragno, che ricalca lo stile assiro-babilonese e riconoscibile proprio dal grande ragno posto sulla facciata; il Villino delle Fate, celebre per la sua struttura asimmetrica e la varietà dei materiali di cui si compone, tra cui il marmo, il laterizio, il travertino, la terracotta e il vetro. Per le sue peculiarità architettoniche, il Quartiere Coppedè fu scelto dal regista italiano Dario Argento come scenario per alcune parti dei suoi film Inferno e L’uccello dalle piume di cristallo.